Categoria: | Quaderni |
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Il movimento cattolico pugliese (1881-1904)
12,91 €
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I saggi qui raccolti portano su diversi livelli di discorso. È preminente quello della magia e della scienza attraverso le pratiche letterarie e in relazione con queste (nel teatro, nel romanzo, nella poesia e nelle riflessioni filosofiche), ed esso rivela la 'tentazione' antropologica nella lettura critica. Il secondo livello mette in evidenza problemi culturali che fanno da sfondo a specifiche opere letterarie dell'Ottocento francese (la gastrologia, l'erotologia). Il terzo, infine, offre all'analisi testuale particolari approdi nel campo della traduzione letteraria (La Fontaine, Césaire) e in quello della scrittura della scienza (Cabanis e Zola). Esorbitante rispetto a questi tre livelli, e in realtà filo che li percorre tutti, è il tema della popolarità. Esso conduce ai Mots di Sartre. Infatti, se la scrittura è segno magico, è il popolare che ne recupera il senso nella pratica letteraria.
Nerval e Baudelaire, accostati in questo volume, sono colti in alcuni loro segreti: di stile, di mitologia personale, di ideologia. Si tratta di un'operazione critica che va oltre l'evidenza dell'esercizio, nel quale sempre si ritrova l'aspetto “occulto”, il significato particolare ascoso, perlopiù sfuggito o venuto ormai a maturazione in virtù di una nuova coscienza critica. Questo esercizio non viene dismesso, ma s'è voluto portare alla luce ciò che richiedeva diverse chiavi di approccio per essere svelato o una curiosità seguita o caparbia.
Segreti/ritratti: poteva essere questa l'indicazione delle categorie su cui più distesamente lavora qui l'autore. Segreti che sono stati (finalmente) ritratti, ma anche segreti e ritratti in relazione semplice, di concetto e di mezzo e modo di riproduzione, di immagini, persone e luoghi. L'uno e l'altro caso dell'interpretazione si danno nel volume, anche con l'ausilio di analisi stilistiche, oltre che fotografiche e iconografiche. Tra le “rivelazioni” (per l'autore): alcune illustrazioni delle Fleurs du Mal, di epoche diverse. Sconvolgente (“represso” nella critica), l'antisemitismo figurale nei Sept Vieillards di Baudelaire. Quanto a quelli di Nerval: alcuni segreti “napoletani” e numerologici.
La poesia è carica di “maledizione”. Nerval e Baudelaire ne sono stati portatori, dolenti ed esigenti. Con qualche motivo di scandalo letterario e morale.
Racconti (letteralmente “storie”) Criminali. Il titolo già spiega in parte il contenuto di questo saggio: si tratta di un’analisi approfondita del significato del termine “storia criminale”. Nello stesso tempo viene fatto riferimento all’origine e alla storia della “Kriminalgeschichte” (etimologia), del “Kriminalroman” e della “Detektivgeschichte” a partire dalla letteratura medievale del “Schafott” (patibolo, ghigliottina) fino ai nostri giorni. Vengono presi in considerazione le diverse tipologie della struttura della Kriminalgeschichte e della Detektivgeschichte, la differenza tra l’una e l’altra, e la funzione della “suspense”. In ultimo vengono esaminati il ruolo e le caratteristiche dei vari protagonisti/antagonisti dei racconti appartenenti al genere “criminale”o, con espressione più adeguata ai nostri tempi, al cosiddetto “giallo”.
“Parlare il corpo” con le sue maschere, a cominciare da quella che nella nostra cultura è la superficie più letterale: l'abito, forma di un rapporto del corpo con il mondo e con gli altri corpi. L'abito riveste, e nella iterazione è il richiamo a successive e infinite superfici, a una metamorfosi, che fa sì che il punto limite del corpo non sia il “corpo nudo” ma il ripetersi dei rivestimenti. La moda rappresenta una scrittura dell'abbigliamento, e qui 'scrittura' sta per tutto ciò che traduce, interpreta, costruisce e decostruisce il corpo, superandosi sempre: la moda si origina nel contrasto tra travestimento e carattere, e si fonda sul paradosso dell'obbligatorio e dell'immotivato. Solo l'abito e il maquillage possono esemplarmente esporre il corpo a un rapporto con la letteratura, l'iconografia, il mito, l'immaginario, le tecnologie, poiché ne “abbassano” la dignità fino alla frivolezza. Il rapporto tra scritture valica la sistematicità di struttura: è una scienza 'poco seria”, singolare e un po' curiosa di tutte le altre scienze.
Ricorrono qua e là nella Geografia straboniana accenni e allusioni a eventi e personaggi di diversa importanza connessi all’attività (sia in Asia Minore che sul continente europeo) di Mitridate VI Eupator, prima e nel corso della lunga ed estenuante guerra da lui combattuta contro i Romani. Tutta la relativa documentazione è stata isolata dal contesto dell’opera e ridotta in questo volume a un apposito repertorio, accompagnato da un essenziale commento e da un congruo corredo di note esplicative. Sono così rivisitati con gli occhi e la memoria del geografo di Amasea singoli episodi della guerra mitridatica e riproposti alcuni interrogativi intorno al metodo da lui seguito nel recensire nuovamente, in funzione dell’opera geografica, eventi incentrati sulla figura del re del Ponto e già trattati nei perduti Historika hypomnêmata.
Le vicende politico-amministrative dei più importanti Comuni in Terra di Bari (Monopoli, Bari, Bitonto, Trani, Molfetta, ecc.) le lotte, spesso aspre e senza esclusione di colpi, all’interno di un ristretto nucleo di famiglie nobili e “popolari” per il controllo del comune, l’emergere, a livello politico, della borghesia agraria e intellettuale, in un’ampia e approfondita analisi che può considerarsi come una vera e propria storia dei “ceti dirigenti” cittadini in un periodo così denso di avvenimenti per il regno di Napoli come i secoli XVI-XVIII.
Il volume raccoglie essenzialmente i contributi di una giornata di studio organizzata dall'associazione culturale LEND di Bari, nella sede del Monastero Colonna di Trani in data 28 aprile 1995. Esso nasce dalla volontà di favorire un collegamento teorico-pratico fra Università e scuola secondaria e fonda orientamenti ministeriali, riflessioni teoriche e percorsi di pratica didattica scaturiti nell'incontro di studio.
Gli interventi a firma di V. Marrone e G. Claudio delineano una razionalizzazione dei dettati istituzionali in percorsi riconoscibili e afferenti specificatamente all'insegnamento della letteratura di lingua straniera. Le proposte della commissione Brocca, i suoi obiettivi, i suoi aspetti strutturali costituiscono in modo diverso l'argomento dei due interventi.
Le letture critiche che seguono (a firma di A. Sportelli, M. Stagi Scarpa, L. Adams e E. Mulligan, Ch. Williams, V. Cleverton, K. Flynn, P. Carroll e V. Intonti) si offrono come percorsi metodologici aggiornati, relativi alle problematiche specifiche delle tre grandi ripartizioni di prosa (romanzo e short story), poesia e teatro e investono la comparatistica testuale, culturale e fra letteratura e le altre arti, permettendo così l'interazione di differenti competenze e di più discipline. Una menzione a parte merita la strutturazione di ciascun intervento che si avvale di tavole, diagrammi e di un apparato di note esplicative e bibliografiche.
La bibliografia, in coda a ciascun intervento, si pone come bibliografia ragionata, laddove il volume considerato lo giustifichi per particolare utilità didattica o per fondamentale apporto alla trattazione dell'argomento in oggetto.
Questo volume, dedicato alla memoria di Anna Gomes, collega, amica e, per molti anche docente, di Lingua e Letteratura Inglese, nasce affinché resti vivo il suo ricordo, il suo impegno accademico, la sensibilità e la disponibilità.
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