Categoria: | Quaderni |
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Il movimento cattolico pugliese (1881-1904)
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Le vicende politico-amministrative dei più importanti Comuni in Terra di Bari (Monopoli, Bari, Bitonto, Trani, Molfetta, ecc.) le lotte, spesso aspre e senza esclusione di colpi, all’interno di un ristretto nucleo di famiglie nobili e “popolari” per il controllo del comune, l’emergere, a livello politico, della borghesia agraria e intellettuale, in un’ampia e approfondita analisi che può considerarsi come una vera e propria storia dei “ceti dirigenti” cittadini in un periodo così denso di avvenimenti per il regno di Napoli come i secoli XVI-XVIII.
Pur nella consapevolezza della reale composizione strutturale dell’Immagine Sacra – un semplice manichino –, il prenderne atto rafforza il rapporto di figliolanza con l’Idea rappresentata dall’Immagine. Ogni nuovo atteggiamento – di attenzione, di cura – produce un senso di umana familiarità tra chi lo produce e Chi da quella Immagine è rappresentata in terra.
Questo libro sulla “Organizzazione di eventi. Guida pratica” può essere definito un manuale per i giovani che intendono esercitare questa professione (studenti o già formati), per chi è già inserito nel mondo del lavoro e ha voglia di riguardare e di formalizzare le azioni che svolge durante la sua attività e per gli operatori del mondo della Organizzazione di eventi culturali, di spettacolo e business oriented. Tuttavia il libro non si esaurisce in una descrizione del “fare” senza progetto e senza obiettivi. Riprendendo un vecchio slogan possiamo dire che il claim del libro è “sapere, saper essere, saper fare”. L’organizzatore di eventi interviene con le sue idee e con la sua professionalità in un campo che ha obiettivi diversificati a seconda dello strumento che usa, del luogo e delle aspettative del committente, ma fondamentalmente svolge un ruolo di informazione, formazione e di-vertimento. Progettare un “evento” è, in realtà, un’operazione complessa che richiede intuizione, creatività e professionalità.
Ricorrono qua e là nella Geografia straboniana accenni e allusioni a eventi e personaggi di diversa importanza connessi all’attività (sia in Asia Minore che sul continente europeo) di Mitridate VI Eupator, prima e nel corso della lunga ed estenuante guerra da lui combattuta contro i Romani. Tutta la relativa documentazione è stata isolata dal contesto dell’opera e ridotta in questo volume a un apposito repertorio, accompagnato da un essenziale commento e da un congruo corredo di note esplicative. Sono così rivisitati con gli occhi e la memoria del geografo di Amasea singoli episodi della guerra mitridatica e riproposti alcuni interrogativi intorno al metodo da lui seguito nel recensire nuovamente, in funzione dell’opera geografica, eventi incentrati sulla figura del re del Ponto e già trattati nei perduti Historika hypomnêmata.
Di volta in volta considerato un “caso”, e respinto in quanto tale, o innalzato alle dimensioni del mito, il personaggio di Antonin Artaud ha suscitato a lungo risposte emotive più che discorsi critici. Colui che definì se stesso “un buco senza cornice” doveva diventare una specie di schermo vuoto sul quale la società proiettava i suoi fantasmi. Già all'atto della pubblicazione della Correspondance avec Jacques Rivière (1924), il gruppo di Breton si annette il giovane spiritualista e gli affida la direzione del “Bureau de Recherches surréalistes”, del quale egli guiderà l'attacco generalizzato ai valori della società. È il primo fraintendimento, che diventerà palese quando Artaud rifiuterà, in nome dell'urgenza della “rivoluzione mentale”, di condividere l'impegno politico dei surrealisti. Mentre risale a quel primo periodo l'immagine di un Artaud araldo dell'antipsichiatria, ispiratore e modello dei tossicomani, i grandi testi teorici e l'esperienza del teatro Alfred-Jarry ne faranno un pioniere dell'auspicata rivoluzione teatrale. Ma quanto può rimanere, se non a livello puramente tecnico, se si laicizza una teatrologia di derivazione esoterica, in cui si realizza l'incontro della tradizione eraclitea e del pensiero orientale? Il terrorismo apocalittico delle Nouvelles Révélations de l'Etre (1837) appare strettamente collegato con il fallimento dell'avventura messicana e con il vanificarsi del sogno di una rivoluzione “indianista”, eppure i due episodi faranno sì che Artaud si trovi arruolato dai politici di destra e di sinistra…
A quarant'anni dalla morte (1948), disponiamo finalmente dei XXII volumi dell'edizione Gallimard, che ci consentono di orientarci nel labirinto dei testi scritti negli otto anni trascorsi nel manicomio di Rodez e nei due ultimi anni, punteggiati di scandali. Al di là del folklore solleriano e del “rifiuto delle letture”, in nome dell'autoaffermazione dei corpi (lo “stato Artaud”), questo Itinerario risponde all'esigenza di eseguire il costituirsi e i crolli successivi delle impalcature culturali del poeta, per ricominciare a leggere Artaud, in relazione innanzitutto con se stesso.
Racconti (letteralmente “storie”) Criminali. Il titolo già spiega in parte il contenuto di questo saggio: si tratta di un’analisi approfondita del significato del termine “storia criminale”. Nello stesso tempo viene fatto riferimento all’origine e alla storia della “Kriminalgeschichte” (etimologia), del “Kriminalroman” e della “Detektivgeschichte” a partire dalla letteratura medievale del “Schafott” (patibolo, ghigliottina) fino ai nostri giorni. Vengono presi in considerazione le diverse tipologie della struttura della Kriminalgeschichte e della Detektivgeschichte, la differenza tra l’una e l’altra, e la funzione della “suspense”. In ultimo vengono esaminati il ruolo e le caratteristiche dei vari protagonisti/antagonisti dei racconti appartenenti al genere “criminale”o, con espressione più adeguata ai nostri tempi, al cosiddetto “giallo”.
Questi saggi e studi costituiscono una riflessione multidisciplinare e internazionale sull'opera e l'attività di uno dei più prestigiosi intellettuali del nostro secolo.
Filosofia, estetica, sociologia della cultura, critica letteraria, artistica e politica, sono i campi e le pratiche d'indagine degli studi raccolti. Emerge dall'insieme, rinnovata, l'importanza dell'intellettuale francese, la cui figura, più che appannarsi col tempo e con la morte, si sistema storicamente e ancora s'impone all'attenzione e all'ammirazione di studiosi e lettori.
«Poi scoppiò un terremoto, la Rivoluzione di ottobre, e vennero quei giorni che sconvolsero il mondo, e misero ordine in molti cervelli». È con queste parole che Ruggero Grieco avrebbe ricordato, molti anni dopo, il fatidico 1917, che schiuse «la via rivoluzionaria» a schiere di militanti socialisti, formatisi sotto il segno nefasto della Grande guerra.
Il volume muove dagli anni dell’infanzia e della formazione culturale, contrassegnati dalle asprezze di una difficile vicenda familiare, da una non comune passione per la letteratura e dalla precoce e intensa attività pubblicistica, ampiamente richiamata nelle prime pagine. Si diffonde quindi nella ricostruzione dell’attività politica dispiegata alla testa del Partito comunista d’Italia, con l’intento di inquadrare questa figura oltre la cornice del meridionalista e dirigente contadino, da tempo consolidata nella storiografia ma non esaustiva della varietà degli impegni attesi nel gruppo dirigente del Pcd’I dalla sua fondazione.
Stampa comunista, documenti di partito e carte di polizia sono le fonti con cui interloquisce l’autrice, attenta a porre in rilievo gli sviluppi dell’analisi della crisi italiana e internazionale condotta dai comunisti con l’evoluzione politica compiuta da Grieco, che dinanzi al rincrudire della reazione fascista abbandonò l’originario settarismo per contribuire alla messa a punto del nuovo progetto politico nato sotto l’egida gramsciana, espresso dalla parola d’ordine dell’«Assemblea repubblicana dei comitati operai e contadini».
Nonostante il coatto abbandono degli aspetti più avanzati di quella elaborazione durante gli anni della stretta staliniana, essi costituiranno preziosa semente nell’Italia repubblicana, quando il partito comunista si imporrà sulla scena politica come una realtà di massa.
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