Categoria: | Poesia |
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SAVELLETRI
in versi leggeri
8,00 €
Savelletri assurge, in questa raccolta, a cuore di un territorio lirico nettato, essenzializzato, vivificato infine da quell’umano miracolo che è, sempre, la parola poetica.
8,00 €
Savelletri assurge, in questa raccolta, a cuore di un territorio lirico nettato, essenzializzato, vivificato infine da quell’umano miracolo che è, sempre, la parola poetica.
Categoria: | Poesia |
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Dopo alcuni anni, l’Autore torna all’amore per la poesia e “canta” la sua terra, la Murgia pugliese, ricca di suggestioni che spaziano dai ricordi dell’infanzia alla descrizione dei luoghi, delle tradizoni, del tempo che scorre.
Questa raccolta di poesie è una selezione di quelle scritte dal 2018 al 2021 ed è pubblicata a distanza di dodici anni dall’ultima (Viandante del mare, Adda Editore, Bari 2009).
Il lungo silenzio di nove anni è stato determinato da un profondo declino di vita che ha soffocato la mia anima. Silenzio sofferto per empatia sprecata che, nel tempo, ha spento in me la poesia. Infine l’alba nasce dalla riconquista del dialogo con me stesso, che mi ha indotto a un sereno approccio con il valore dell’esistenza, mia e degli altri, e che mi ha permesso di affermare che «in fine sto amando».
Questa raccolta di poesie è una carta da giocare per accantonare gli errori ormai commessi e poterne commettere di nuovi.
Riunisce momenti di empatia, sensi di colpa, prospettive, giudizi, amori, dolori, consapevolezze e sinfonie di rabbia attraverso le parole.
Adornare banalità.
Mentre rumoreggiano schermaglie di vacui duelli su come si scrive, su come si legge il dialetto barese, che molti vorrebbero lingua viva, ma la feriscono con termini desueti e pronuncia arcaica, altri si attardano con pensierini e dedicucce, tanti si dicono poeti e tanti detentori del verbo… arriva lui, Davide Ceddìa, con il dialetto 2.0 a dimostrare che il dialetto è lingua viva perché si nutre di cultura e si aggiorna come tutte le lingue vive.
Alla base, dunque, un bel bagaglio culturale, una bella sensibilità artistica, musicale, attoriale e poi un giovanile entusiasmo con cui affronta impegni artistici e poetici.
È davvero una bella soddisfazione constatare che la gente non è quel “popolino” che molti vorrebbero ammansire con dialetti sguaiati al servizio di risate grasse e volgari. Il popolo di F.B. ha promosso la raffinata e colta ironia di Davide che usa il dialetto barese per far ridere e sorridere, per commuovere e pensare. Così come deve essere. Poi ci sono le sue canoni, le sue musiche, le sue interpretazioni e la sua chitarra. Credo che Davide lascerà un bel segno del suo passaggio.
Vito Signorile
Caratteristica dei componimenti poetici giapponesi è la brevitas: solo tre versi rispettivamente di cinque, sette e cinque sillabe, in totale diciassette, senza dimenticare la dimensione naturale, cosmica, che la rende universale; come una specola sul mondo, un osservatorio emotivo, naturale, che si allarga al “noi” ovvero a quell’umanità che veniva al primo posto nella scala dei valori di un bravo medico quale Nicky Brienza è stato.
Nicky è uno stato d’animo, è mille storie, mille sigarette che detestavo e tante chiacchierate. Racconti, incontri, pensieri, promesse, canzoni, gioco. Ricordi di Famiglia. Piccoli segreti. È una voce corposa che risuona dal di dentro e ti parla ancora.
Rilke, nella lettera a un giovane poeta, afferma che un’opera d’arte è buona se nasce da una necessità. Questo mio lavoro non so dire se sarà buono, non lo sarà per i tanti che credono nell’inutilità della poesia, ma, forse, proprio questa gratuità lo rende prezioso; è un esercizio della gratitudine, un gesto concreto che farà “battere cuori”. Nasce dalla necessità e dal bisogno di verità che muove la scrittura, prima che si asciughi la memoria.
A coronamento di un programma di educazione dei giovanissimi su temi di rianimazione cardiopolmonare, parte dei ricavi derivanti dalla vendita del libro sarà devoluta per l’acquisto di un defibrillatore da donare all’associazione “La città che sale” del dott. Emilio Nacci, con il quale Nicky da qualche anno insieme al prof. Tommaso Fiore e, ultimamente, al dott. Nicola D’Onghia, portava avanti un progetto di educazione alla gestione dell’arresto cardiaco nelle scuole.
Iridescenze è un viaggio nel tempo e nell’interiorità alla ricerca di emozioni, illuminazioni, esperienze di molteplice natura. Il mistero e la bellezza della realtà naturale, l’amore nelle sue declinazioni di eros e agape, la compassione per gli ultimi e la condanna degli ingiusti e potenti corrotti costituiscono alcune sfumature di un’iride più variegata e non riducibile a puro biografismo.
E invece io, Emilia, lo so: mi fa star meglio. Ho sempre amato la poesia e sin da piccola mi piaceva tradurre in versi i miei sentimenti, le idee, gli stati d’animo che col tempo ho sentito il bisogno di condividere con gli altri. Da qui nasce la mia prima raccolta di poesie, arricchita dai disegni che, insieme alla scrittura, sono le forme di espressione a me più congeniali. La poesia resta per me lo sguardo più profondo verso se stessi e verso il mondo, uno sguardo che spero riesca a trasmettere questo messaggio: amate la poesia e “fidatevi di chi porta sempre con sé un libro di poesie” (R. Cotroneo)
Una fessura rosa
di luna
e un abbraccio
improvviso
di un bambino
piovono sul mio cuore
emozionandolo.
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