Angelo Tedone, nato a Ruvo di Puglia, laureato in Pedagogia, giornalista, dialettologo.
Referente della Comunicazione Istituzionale presso il Consiglio Regionale della Puglia, è interessato, tra l’altro, alla divulgazione nelle scuole di un corretto uso dei mass media. Per l’occasione ha curato il manuale “L’informazione liberata” rivolto a docenti e studenti.
Autore della “Grammatica della lingua rubastina” (tesi di laurea) e del “Dizionario Etimologico rubastino”, collabora con scuole ed enti di ricerca per la conservazione del dialetto pugliese. Cultore di storia locale ha pubblicato, in tale veste: “Ruvo di Puglia, città e agro”; “Ruvo di Puglia, uomini illustri”; “Ruvo di Puglia, dal bosco alla Murgia”; “Ruvo di Puglia verso l’unità d’Italia”. Collabora con l’IPSAIC ed è direttore della rivista Pro Loco “IlRubastino” e del periodico del Consiglio Regionale della Puglia “Webzine”.
1894-1920. L-anne du revùlte
Lotte contadine a Ruvo di Puglia12,00 €…il viaggio fatto in Puglia è simile ad un pellegrinaggio di dolore. Ho lasciato un popolo laborioso e dignitoso che chiedeva solo lavoro ripetendo spesso: “dateci il lavoro fino alla morte, meglio morire sotto il peso del lavoro che morire di miseria”. Matteo Renato Imbriani – Camera dei Deputati, 10-5-1889
Dalla Repubblica Partenopea alla Repubblica Romana 1799-1849 – Ettore Carafa “libero muratore” al servizio della libertà
14,00 €«All’alba dei nuovi tempi dette in Ettore Carafa, conte di Ruvo, un campione della libertà, un combattente per la repubblica dell’anno 1799, un martire della reazione borbonica.»
Con questo efficace ritratto Benedetto Croce ricordava, in una commemorazione in Senato il 2 dicembre 1920, Riccardo Carafa duca di Andria, suo amico sin dalla giovinezza, e alcuni esponenti della sua famiglia, in particolare Ettore conte di Ruvo, che nella seconda metà del Settecento aveva segnato «pagine memorabili nella storia del Mezzogiorno d’Italia». Il recupero della memoria di vicende politico-sociali e di figure esemplari della storia pugliese e meridionale nei decenni preunitari è al centro del volume di Angelo Tedone. Nella densa ricostruzione degli avvenimenti rivoluzionari, l’attenzione dell’autore si concentra sulle vicende storiche di Ruvo che vengono presentate con efficace narrazione evidenziando tutto il travaglio di un’epoca e i rapporti effettivi tra le classi sociali, in particolare la richiesta dei ceti popolari di avere accesso alla terra esprimendo diffidenza e opposizione alla municipalità che raccoglieva la ricca borghesia. La “loggia dei muratori” rifondata da Ettore Carafa nel 1793 non a torto fu definita “santuario dei buoni costumi” dove gli ideali di libertà e i principi umanitari continuarono a essere difesi. Le società dei carbonari lottarono per oltre 50 anni al fine di vedere annunciata la seconda Repubblica Romana che, nonostante la sua esperienza breve (al pari della Repubblica Partenopea), fu considerata il fenomeno centrale del Risorgimento con obiettivo l’adozione di nuove forme di emancipazione.