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Problemi dell’opera di Dostoevskij (1929)
Nell’opera complessiva di M.M. Bachtin (1895-1975) filosofo, semiotico, critico letterario, la celebre monografia su Dostoevskij occupa un posto esclusivo. Di essa è nota la versione del 1963, che conferì al suo autore fama internazionale dopo anni di isolamento dalla cultura ufficiale. Ma la prima edizione è del 1929.
La monografia del 1929, fino ad oggi non tradotta in nessuna lingua, è il primo grande studio di Bachtin in cui la letteratura diviene osservatorio privilegiato del suo disegno filosofico, una sorta di epicentro da cui si sono irradiate tutte le sue direzioni di ricerca.
Nella creazione artistica di Dostoevskij, Bachtin vede l’incarnazione letteraria del suo ideale filosofico-morale: la responsabilità come atteggiamento partecipe-responsivo alla verità altrui e anche come dialogo con se stessi.
Ritornare a questa edizione, incentrata sulla nozione di dialogo, significa poter meglio ricostruire il percorso teorico bachtiniano riconsiderando in primo luogo questa stessa nozione, spesso fraintesa anche da parte dei principali interpreti di Bachtin, come si dimostra nella presentazione di Augusto Ponzio.
Nell’intervento introduttivo di Margherita De Michiel, l’opera viene valutata in relazione al contesto attuale degli studi specialistici in Russia, dove la diffusione delle idee di Bachtin conosce oggi un’espansione senza precedenti in tutti i campi delle scienze umane.
In appendice si presentano due brevi scritti inediti di Bachtin relativi alla rielaborazione del Dostoevskij, particolarmente interessanti per comprendere il passaggio all’edizione del 1963.
Dettaglio pubblicazione
- Pagine: : 328
- Lingua: : Italiano
- ISBN: : 978-88-7553-011-2
- Altro: : a cura di Margherita De Michiel e Augusto Ponzio