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Lévinas vivant
Riflessioni sul pensiero di Emmanuel Lévinas
Per Emmanuel Lèvinas (1906-1995) il problema fondamentale della filosofia, il problema dell'essere, è un problema morale.
Di fronte all'altro l'identità, individuale o comunitaria, viene a trovarsi malgrado la propria buona coscienza senza alibi, all'accusativo, nella situazione di dover dar conto del proprio essere, del posto che occupa nel mondo e che l'altro non occupa, da cui un altro è stato escluso.
L'accusativo è il primo caso in qualche modo. Il discorso dell'io, e di ogni comunità identitaria, nasce come giustificazione, come difesa dalla responsabilità ossessiva per l'altro.
La coscienza, dice Lèvinas, è in primo luogo cattiva coscienza. Malgrado la sua buona coscienza e i suoi alibi, l'io è la crisi stessa dell'essere; e l'umano è il riemergere della coscienza non-intenzionale, della cattiva coscienza, della possibilità di temere l'ingiustizia subita all'ingiustizia commessa.
Lèvinas vivant: effettivamente questo filosofo continua ancora, e forse con sempre maggiore pertinenza dato l'acuirsi del predominio (illusorio ma deleterio e micidiale) dell'identità sull'alterità nella nostra forma sociale ormai mondializzata a interrogarci e a sfidare, in un dialogo che inquieta, le ragioni, gli alibi e le scappatoie che, nella situazione odierna, rendono possibile il perdurare della buona coscienza, della coscienza pacificata. In questo libro i maggiori interpreti di Lèvinas mostrano l'attualità e l'imprescindibilità del suo pensiero.
Dettaglio pubblicazione
- Pagine : 280
- Lingua : Italiano
- ISBN : 88-7553-158-7