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Letteratura e Televisione – Scrittori, romanzi, trasmissioni

A sessant’anni dall’inizio delle trasmissioni televisive (3 gennaio 1954), in presenza di una massiccia accelerazione tecnologica che ha investito ogni campo della vita e del sapere, è forse opportuno un nuovo sguardo sulla televisione e relative modalità di fruizione dei suoi programmi culturali. Il rapporto tv/libri non ha mai avuto vita facile; pur tra mille difficoltà ha funzionato dagli anni d’oro del medium fino ai primi anni Duemila; ora si è sfilacciato, ha perduto il suo significato originario. La ricerca qui proposta percorre cronologicamente tre sostanziali mo-menti della storia della televisione. Nel primo, anni Cinquanta-Sessanta, una televisione intesa anche come servizio formativo si interessa di letteratura, porta sugli schermi la trasposizione di numerose opere letterarie attraverso i teleromanzi. In questa fase gli scrittori parlano della televisione come di un accessorio qualunque, un semplice elemento d’arredo, un indice di modernità. Negli anni Settanta-Novanta la televisione commissiona opere agli scrittori (gli originali televisivi) e spesso si fa organico il rapporto di chi scrive con le redazioni dei pro-grammi culturali. In questo periodo nascono e si affermano le televisioni commerciali; gli scrittori iniziano a raccontare il legame sempre più stretto tra lo spettatore e il mondo proposto dai diversi modelli televisivi. Negli anni Duemila la televisione diventa oggetto di letteratura in un reciproco rapporto di contaminazione e ibridazione: alcune opere letterarie si trasformano in fiction, alcune fiction in opere letterarie. La scrittura, in alcuni casi, assume il ritmo e il linguaggio della televisione. Le infinite vie del libro a quanto pare non passano più per la televisione. Il medium non ha perso però la sua funzione bardica, affabulatoria, capace di soddisfare il bisogno di narrazione proprio di ogni essere umano, anche se i contenuti più efficaci escono dal piccolo schermo e circolano altrove.

Dettaglio pubblicazione

  • Pagine: : 288
  • Lingua: : Italiano
  • ISBN: : 978-88-7553-269-7
  • Dimensioni: : 13x21

Info sull'autore

Author

Gianni Di Giuseppe, nato a Roma nel 1954. Manager Rai ha sempre coltivato studi letterari e massmediologici. È stato responsabile della produzione di Tg e Gr, della pianificazione/produzione di Raitre, vicedirettore di Rai International, direttore delle Sedi Rai di Ancona e Potenza e, attualmente, di Bari. Collabora con università e aziende su programmi didattici e di formazione. Tra le sue opere ricordiamo: La televisione: un linguaggio un’industria (1987), La CNN e l’informazione planetaria (1992), Il cinema d'animazione (1994), I nuovi media (2001), La scenografia televisiva (2007), Il manuale del produttore televisivo (2008), La televisione nelle Marche: le origini (2010), Carlo Cesarini da Senigallia scenografo televisivo (2012).

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