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Esaurito
La riscoperta del primitivo
Bella l’idea di Giuseppe Baldassarre di andare a cercare le radici del primitivo, un vino che esprime appieno il carattere forte e generoso della Puglia e dei pugliesi.
Questa è la strada da percorrere, perché bere un bicchiere di vino vuol dire entrare in contatto diretto con gli elementi della natura che l’hanno generato e con la sapienza e il lavoro degli uomini che ad esso si sono dedicati. Il mondo del vino è così bello perché ha un’evoluzione lenta come il passare degli anni che bisogna attendere da quando si impianta un vigneto al momento in cui si stappa la prima bottiglia prodotta; ma quando il lavoro è stato impostato bene possiamo star certi che fatica e pazienza saranno ricompensate.
Alcune regioni dell’Italia meridionale, e la Puglia è tra queste, stanno facendo passi da gigante nell’affermazione dei prodotti tipici della loro terra, in primo luogo il vino.
I vitigni autoctoni, Luigi Veronelli ce lo dice da tanti anni e finalmente quasi tutti ora gli danno ragione, sono il futuro dell’enologia italiana e internazionale perché consentono di identificare il vino che c’è in una bottiglia col territorio dal quale proviene, con i prodotti tipici ai quali si abbina per vocazione e per tradizione, con la cultura propria di chi vive in quella zona.
Il primitivo, nelle sue diverse tipologie, ha struttura e intensità che lo rendono affascinante e appagante, proprio come un tramonto goduto al termine di una giornata di sole trascorsa tra i vigneti in cui viene prodotto. Ecco perché merita di essere valorizzato e mandato a portare il carattere della Puglia sulle tavole imbandite di tutto il mondo.
Terenzio Medri, Presidente Associazione Italiana Sommeliers
Dettaglio pubblicazione
- Pagine: : 224
- Lingua: : Italiano
- Altro: : Illustrato, (esaurito)