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I diritti delle differenze
Sul sistema dell’apartheid
Politica dello sviluppo separato significa per il governo dell’apartheid fondamentalmente esclusione dell’altro del sudafricano nero, ridotto a straniero, nella sua terra dalla propria entità politica e culturale; significa far cominciare la storia del Sud Africa con la storia del dominio bianco in Sud Africa.
Il governo bianco non solo decide dell’identità politica e culturale della popolazione bianca ma, con il pretesto del rispetto delle differenze, decide anche delle identità etniche e culturali della popolazione nera raggruppata nei Bantustan o negli Homeland o nei Black States.
Le delimitazioni territoriali in cui viene segregata la popolazione nera sono inserite in una politica di tutela delle terre affidate a questa popolazione sicché l’esclusione della popolazione nera dalla cittadinanza sudafricana viene presentata come opera di promozione dello sviluppo di Stati nazionali fondati sul principio di autodeterminazione e di sovranità nazionale.
Ma i meccanismi attraverso i quali si esercita la tutela di un popolo sono in evidente contraddizione con il suo processo di autodeterminazione razziale.
L’apartheid opera l’esclusione dell’idea di umanità dal diritto perché segna la fine della solidarietà che è alla base di questa idea; e la costituzione di nazioni indipendenti su basi etniche affida la comunità al suo istinto di conservazione, la separa dai vincoli della solidarietà umana e la svincola dal valore simbolico di umanità.
Questo libro contiene anche, come documentazione e materiale di discussione, testi fra i quali la Costituzione sudafricana del 1961, passi scelti della Costituzione sudafricana del 1983, la Carta della libertà dell’A.N.C. e la Carta di Algeri.
Dettaglio pubblicazione
- Pagine: : 162
- Lingua: : Italiano