Opposizione alla guerra e proteste delle donne in Puglia (1914-1918)
12,00 €In questo volume si ricostruiscono gli orientamenti politico-ideologici sulla partecipazione alla vicenda bellica del mondo del lavoro in Puglia, si recuperano documenti e testimonianze di militanti legati al Partito socialista ed al sindacato, tra cui Rita Maierotti, Maria Prasti ed Elvira Catello, che costituiscono il punto di riferimento di una battaglia pacifista che dalla guerra di Libia si sviluppa lungo il corso di tutto il conflitto mondiale sino al primo dopoguerra.
Con documenti e scritti di
Rita Maierotti, Elvira Catello, Maria Prasti, Giuseppe Di Vagno, Raffaele Pastore, Alfonso Leonetti, Luigi Allegato, Pietro Tresso
PRIME VOCI DELL’ITALIA LIBERA
Censura, politica e informazione in Puglia (1943 – 1946)15,49 €“E se il Re, Badoglio e il Luogotenente non scorazzarono trionfanti, per le vie assolate del Mezzogiorno, tra ben ammaestrate folle plaudenti, dando così agli stranieri che ci guardavano l’impressione di un consenso che non esisteva, ciò fu il risultato della nostra vigilanza.”
(Domenico Pastina, “L’Italia del popolo”, 6 maggio 1945)
Insieme a saggi di Vito Antonio Leuzzi, Franco Mercurio, Carmelo Pasimeni, Vincenzo Robles e Antonio Rossano sul ceto politico locale e sulla realtà dell’informazione, questo volume presenta una ricca e spesso inedita documentazione sulla repressione badogliana nel Regno del Sud e sulle vicende della stampa pugliese e di Radio Bari in un dopoguerra anticipato rispetto al resto del Paese.PUGLIA/EUROPA
Percorsi migratori 1946-197318,00 €La Puglia con altre regioni del Mezzogiorno ha partecipato alla costruzione dell’Europa contemporanea anche con i movimenti migratori.
Nel secondo dopoguerra i pugliesi svincolati dal legame tradizionale con la terra, si sono spostati alla ricerca di lavoro in quelle zone del Nord Italia e dell’Europa in cui si registrava una forte espansione produttiva.
Dalla Francia al Belgio, dalla Svizzera alla Germania, finanche nel piccolo Granducato del Lussemburgo, i nostri emigranti hanno dato un significativo contributo alla ricostruzione e al benessere dell’Europa.
Questa vicenda è, però, segnata anche da grandi tragedie come i caduti a Marcinelle e a Mattmark, senza considerare l’esercito di invalidi sul lavoro, la cui portata è ancora oggi poco conosciuta.
Gli Stati oggi più evoluti hanno raggiunto un elevato grado di benessere materiale e civile soprattutto perché un flusso di “stranieri” ha imposto con la sua semplice presenza un modo “transnazionale” di intendere l’appartenenza e la cittadinanza.Radio Bari nella Resistenza italiana
16,00 €Il volume ricostruisce, basandosi su materiale inedito, le vicende relative alla radiofonia dell’Italia libera nei giorni immediatamente successivi all’8 settembre 1943, quando Radio Bari, salvata dalle distruzioni naziste, trasmise le prime notizie relative alla situazione del Regno del Sud e alle forme spontanee di resistenza contro il nazifascismo. “La guerra per onde” trovò nel capoluogo pugliese le condizioni adatte per alcune esperienze uniche nella storia della radio italiana. Dai microfoni della “Libera voce del Governo d’Italia” si sperimentò un modo moderno di fare informazione, che in poco tempo trasformò Bari in un laboratorio politico e culturale nazionale tale da suscitare sorpresa ed ammirazione in tutto il mondo libero.
Il recupero dei testi delle trasmissioni politico-culturali (tra cui quelli di Michele Cifarelli, Benedetto Croce, Alba De Cespedes, Annibale Del Mare, Tommaso Fiore, Aldo Moro, Libero Pierantozzi, Giorgio Spini, Antonio Piccone Stella) e la ricostruzione del lavoro svolto da Carlo Vitale, Ruggero Maccari, Edmondo Cancellieri, Alberto Perrini, Carlo Bressan, Ubaldo Lay, Cesare Polacco (assieme alla folta pattuglia di intellettuali e artisti pugliesi) offrono un quadro unico e d’insieme delle potenzialità del mezzo radiofonico e del suo apporto al processo di liberazione nazionale.Rifugiati in Terra di Bari e Salento 1943-1947
20,00 €Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 la Puglia divenne terra di accoglienza per profughi italiani e stranieri di diversa nazionalità, in un territorio libero e in un dopoguerra anticipato rispetto al resto del Paese. Sotto il controllo degli Alleati, e con il sostegno dell’UNRRA, furono allestiti dei Centri che accolsero prima una gran massa di persone in fuga dal terrore nazista che imperversava nei Balcani e, in seguito, molti sopravvissuti alle politiche razziali e di annientamento del terzo Reich.
In questa ulteriore ricerca dell’IPSAIC sui “Luoghi della memoria” si ragiona sul loro significato, si ricostruiscono alcune sedi di permanenza dei profughi in Terra di Bari e nell’estremo lembo del Salento, si recuperano testimonianze e si presenta un inventario del ricco materiale documentario e fotografico relativo alla singolare vicenda di una comunità, quella di Santa Maria al Bagno, frazione di Nardò, che si distinse per le spontanee manifestazioni solidaristiche verso gli esuli, ancora legati alle idee di libertà, amicizia e fiducia in una nuova vita.