Già direttore del Dipartimento di Scienze pedagogiche e Didattiche; è Docente di Pedagogia Sperimentale e di Docimologia nell’Università degli Studi di Bari e di Teorie e Metodi della Programmazione e Valutazione Scolastica nell’Università della Basilicata. È stato Direttore della collana “I.R.E.F. (Itinerari di Ricerca E Formazione)”, con Edizioni dal Sud ha pubblicato diversi volumi tra i quali Introduzione alla Ricerca Empirica in Educazione. I concetti e i metodi (1995), Saperi, ipertesti e processi formativi (con Onofrio Arpino, 1998), Linguaggi Processi e Pratiche per la Ricerca Educativa (2012).
Contesti formativi e Didattica della Comunicazione
12,92 €Parte Prima: Vito Antonio Baldassarre
Dalla comunicazione didattica alla didattica della comunicazione. Le ragioni di un percorso
Il contesto di formazione cognitiva e mediazione affettiva Comunicazione, comunicazione didattica e clima educativo
La Didattica della ComunicazioneParte Seconda: Enrico Maria Brescia
Tecniche di osservazione e di intervento nella formazione
La formazione permanente degli operatori sociali
L’epistemologia sperimentale
L’approccio olistico e l’interazione corpo-emozioni-mente
I problemi psichici
Corpo e emozioni Formazione della mente e AnalisiTransazionale
Il modello di personalità secondo l’A.T.
La comunicazione per l’A.T.
Il copione di vita
I giochi psicologici
Il cambiamento in A.T.
Il T-group in azione. Obiettivi: consapevolezza di sé e comunicazione empaticaIntroduzione alla Ricerca Empirica in Educazione
I concetti e i metodi12,91 €[…] Occorrono anni di analisi per un'ora di sintesi. Il compito che ci sovrasta è davvero grande; le risorse da mobilitare sono notevoli, ma vi è anche la speranza che accompagna il mestiere di ricercatore e, soprattutto, quello di educatore.
Il campo della formazione esige, più di qualunque altro, precauzione e attenzione, riflessione e strumenti più adeguati di analisi e di intervento affinché ad un'età nuova corrispondano risposte, saperi e saper-fare nuovi.
La ricerca in questo campo tocca, anche nel nostro Paese, ambiti disciplinari molto variegati sia in ordine alle grandi aree disciplinari (area sociologica, area psicologica, area filosofica, area economica, area pedagogica), sia in ordine alle aree interne a ciascuna delle prime.
Il lavoro che qui viene presentato si inserisce, in maniera privilegiata, all'interno dell'area pedagogica e focalizza l'attenzione in modo specifico su quel terreno di lavoro che è possibile denominare in maniera piuttosto aperta della “ricerca empirica in educazione” […].
(dalla Presentazione del volume, scritta dall'Autore)La vita come paradigma
L’Autobiografia come strategia di Ricerca – Form – Azione18,08 €La volontà di ricercare seguendo un percorso così complesso, perché non dogmatico, e dunque deciso a non tralasciare nessuna via, anche se per questo rischioso, muove dal desiderio di interrogarsi sulle possibilità e sulla necessità della Pedagogia come scienza empirica al cospetto del mistero di ogni Persona.
E pertanto, l’anelito propulsore di questo studio è stato quello di conoscere il propriamente e pienamente umano e le possibilità di attuazione – e di descrizione di umanizzazione, interpretazione – di esso: la volontà di promozione di umanizzazione e, dunque, il lavoro teoretico e prassico vocazionalmente proprio della ricerca pedagogica.
Il suo sguardo specifico sulla Persona, il suo sguardo e la sua cura. In un tempo in cui è facile teorizzare – dopo la morte di Dio, e durante la “morte dell’uomo” – la morte della Pedagogia, abbiamo fatto una opzione: la figucia nelle possibilità di rigenerazione e di creazione di ogni Persona.
Pertanto, l’intero studio mira a motivare, a condurre problematicamente, le ragioni di questa “speranza”, non con l’unico fine di giungere alla non contraddittorietà e alla coerenza formale, ma affinché si possa appassionare, contagiare, condividere una esperienza vissuta, non solo una conquista intellettuale.
Ed è per questo motivo che uno de(gli aspetti caratterizzanti questo lavoro è dato dalla compresenza – o meglio, dalla convivialità – di questioni tradizionalmente poste nell’alveo della filosofia dell’educazione con questioni così “pratiche” in taluni passaggi, che sembrerebbero proprio riconducibili alla sapienza “prassica” del quotidiano: riflessioni che di norma interessano la cultura ccademica, i pedagogisti insieme a riflessioni per la cultura quotidiana, per gli educatori: ebbene questa ardita scelta (ardita perché consapevole del rischio a cui si espone) è una scelta, non una incapacità di discernimento. (…).Linguaggi Processi e Pratiche per la Ricerca Educativa
16,00 €L’invito prioritario è volto a dedicare particolare cura nello sviluppo della riflessività. Ma non basta. Occorre favorire la crescita dell’atteggiamento e della competenza a fare ricerca sulla propria attività professionale. Si dà così valore aggiunto al processo di conduzione della stessa attività. Tra i campi attuali più promettenti e significativi della ricerca nel settore dell’educazione e della formazione vi è quello che focalizza l’attenzione sulle storie di vita, al quale l’autore ha personalmente dedicato molta attenzione già in passato. In questo saggio viene ripreso sotto altra luce: quella dell’Orientamento come competenza a dirigere il proprio cammino durante il ciclo formativo, ma ancora più in generale nei diversi percorsi esistenziali. Altro campo di esplorazione e di ricerca cui viene dedicata la riflessione è quello dei processi comunicativi interpersonali e multimediali.
Percorsi di Educazione alla Comunicazione emozionale. Star bene in famiglia e a scuola
15,00 €Che cosa posso fare per educare ai valori della bellezza? Che cosa posso fare io per far comprendere l’importanza di educare alla bellezza, a scuola e in famiglia, con percorsi di educazione alla comunicazione emozionale, attraverso l’arte, la musica, la danza, la natura, l’alimentazione, l’ascolto, la comunicazione efficace?
Come aiutare la società ad avviare percorsi e programmi per prevenire il bullismo, la violenza, la mancanza di rispetto verso se stessi e gli altri, l’arroganza, la non tolleranza?
Che cosa posso fare per dare valore e bellezza alla relazione tra insegnante e allievo, tra padre e figlio, tra madre e figlia, tra fratello e sorella, tra dirigente e dipendente?
Come far comprendere alle persone, ai capi, ai dirigenti, il valore dell’apprendere e conoscere attraverso un’emozione positiva, costruendo relazioni efficaci?
I bambini e i ragazzi hanno bisogno di relazioni umane sane, di vivere emozioni positive, di sorridere e provarle mentre apprendono e conoscono.
Il volume si presenta come una grande opportunità di guida orientativa per tutti coloro che vogliono acquisire nuovi strumenti, tecniche e strategie.
La sfida per migliorare il modus vivendi nella società è proporre percorsi di educazione emozionale, che consentano il passaggio dall’“io” al “noi”, che riconducano ad una educazione ai valori della vita, dello stare bene insieme, nella relazione d’aiuto empatica, autentica, efficace e collaborativa, senza competizione, arroganza, violenza, mancanza di rispetto.Saperi, ipertesti e processi formativi
10,33 €Realizzare la trasformazione di conoscenze e competenze appartenenti a un certo ambito disciplinare in significati in grado di promuovere apprendimento è certamente uno dei modi (non l’unico) per definire i processi di insegnamento.
Gli obiettivi precipui del presente lavoro possono essere sintetizzati come segue:
a) esplorare alcuni assunti ed idee circa la relazione tra saperi disciplinari, saperi scolastici, ipertestualità/ipermedialità e insegnamento;
b) sottoporre ad una sorta di metabolismo professionale la sollecitazione ad immettere nella didattica qualsivoglia artefatto umano per cercare di trasformare gli attributi che possono manifestarsi come negativi in attributi positivi.
Tra questi, in modo particolare, far evolvere sempre la dipendenza dall’artefatto in asservimento dell’artefatto.