Vincenzo Robles, già assistente del prof. Ambrogio Donini presso la Cattedra di Storia del Cristianesimo della Facoltà di Lettere dell’Università di Bari, ha continuato l’insegnamento presso la stessa Facoltà. Ha insegnato inoltre, per dieci anni, Rapporti Chiesa-Stato presso la facoltà di Scienze politiche. Dal 2000 al 2011 ha insegnato Storia contemporanea e Storia del Movimento cattolico presso la Facoltà di Lettere della nuova Università di Foggia. Ha collaborato con il prof. Gabriele De Rosa e con il prof. Lorenzo Bedeschi. Le sue ricerche hanno avuto l’obiettivo di conoscere il ruolo della Chiesa e dei suoi movimenti nel Mezzogiorno d’Italia.
Fra i suoi scritti: Il Movimento cattolico pugliese. Storia di un lento e difficile cammino (Edizioni dal Sud, 1981); «La tradizione liberale in Puglia. Genesi ed esperienza del popolarismo», in G. De Rosa (a cura), Sturzo, i cattolici democratici e la società civile del Mezzogiorno, in «Sociologia» (1987); Le chiese di Puglia dalla guerra alle prospettive democratiche (Bologna, 1987); «La Rerum Novarum e il movimento cattolico pugliese», in G. De Rosa (a cura), I tempi della Rerum Novarum (Rubbettino, 2002); «La religiosità popolare nel Mezzogiorno», in M. Impagliazzo (a cura), La nazione cattolica, (Guerini e Associati, 2004); «I cattolici meridionali e il mondo politico», in O. Bianchi (a cura), Cattolici e società fra tradizione e secolarizzazione (Edizioni dal Sud, 2004); I cattolici pugliesi in un secolo di storia (Edizioni dal Sud, 2006); «Inquietudini ed esperienze di rinnovamento tra i cattolici nell’Italia meridionale», in Saresella-Vecchio (a cura), Mazzolari e il cattolicesimo prima del Vaticano II (Morcelliana, 2012); Briciole di ricerca storica (Grenzi editore, 2013).
Giovanni Modugno – il volto umano del Vangelo
18,00 €La biografia di uno dei tanti protagonisti del nostro Mezzogiorno, della Puglia in particolare, che ci aiuta a conoscere meglio la storia di un impegno per la difesa della dignità e della libertà di ogni uomo. è la storia di Giovanni Modugno (1870-1957), un educatore nella scuola, nella politica, nella chiesa. Accompagnati dalle vicende della sua vita sarà possibile ripercorrere alcuni momenti culturali, politici e religiosi della nostra Regione. Da sempre attratto dall’umanità presente nel Vangelo, pervenne alla fede cattolica nutrendosi anche del pensiero di alcuni “sospettati” da parte della gerarchia ecclesiastica. La sua ricerca induttiva gli ha consentito di “incontrare il Dio vivente”. Potremmo dire che la ricerca gli ha rivelato un “Dio in progress”.
GIOVANNI MODUGNO e il suo “rifugio” bresciano
16,00 €A distanza di qualche anno dal mio precedente libro Giovanni Modugno, il volto umano del Vangelo, nasce questo nuovo studio che, per la prima volta, esamina in modo più dettagliato i rapporti umani e culturali che Modugno ha vissuto con il mondo cattolico bresciano e con la casa editrice “La Scuola”.
Nuovi documenti, ricevuti da Brescia, hanno suggerito di completare il precedente studio e di comprendere meglio le varie amicizie contratte da Modugno con protagonisti della vita culturale e politica bresciana.
Si è voluto definire “rifugio” il rapporto con Brescia per comprendere meglio la “incomprensione”, spesso vissuta e denunciata dallo stesso, del suo pensiero da parte di alcuni ambienti culturali e politici della sua terra.I cattolici pugliesi in un secolo di storia (1898 – 1973)
15,00 €La lettura di questo volume consente di cogliere il capovolgimento di funzioni svolte dalla chiesa meridionale passata da una sottomissione alle forze liberali locali ai primi timidi tentativi di creare delle piccole istituzioni di cooperazione cattolica, nel decennio 1898-1918, al breve periodo del primo partito politico ai successivi anni di una silenziosa presenza, ventennio 1923-1943, agli anni del grande consenso ma anche delle prime contestazioni. Seguendo queste tappe si è cercato di analizzare la situazione del Mezzogiorno con l’intento di presentare una specificità. Il lettore passerà così dal rifiuto opposto all’istituzione dei Circoli cattolici dell’Opera dei Congressi, al voto espresso nei confronti dell’Istituto monarchico e alla successiva fiducia espressa verso la Democrazia cristiana. Quasi un secolo di esperienza vissuta dai cattolici meridionali: una esperienza poco conosciuta a livello nazionale e che non poteva non penalizzare il Mezzogiorno in un esame comparativo fra Nord e Sud.
Il fascismo dietro le quinte. Il caso Bitonto
22,00 €L’intento di questa ricerca è quello di fare memoria di un passato abbastanza recente, e pur tanto lontano. Una memoria voluta non per motivi “morali”, ma per offrire una conoscenza reale della storia vissuta dai cittadini di Bitonto.
Ma non è soltanto una storia. È la nostra storia, volutamente dimenticata; una storia “municipale”, se si vuole, ma più “vicina” perché vissuta fra le strade, all’interno di quelle scuole che ancora oggi gli studenti frequentano e all’interno di quel palazzo che ancora oggi ospita l’amministrazione cittadina.
Le pagine di questo lavoro non intendono demonizzare il fascismo vissuto nella città di Bitonto, hanno forse la pretesa di volerlo analizzare per comprenderne le cause e per non trovarlo ancora fra di noi.
Il fascismo non è qualcosa di astratto, non è solo un’idea e un movimento politico del passato, il suo posto non è soltanto nei libri scolastici, dove appare sempre meno. Per questo si è voluto raccontare la storia del fascismo a Bitonto come fosse la cronaca di tante giornate, la cronaca delle tante amministrazioni che si sono succedute.STEFANO BIANCO. Passione politica e impegno sociale
18,00 €Il volume nasce in stretta relazione con il riordino dell’Archivio di Stefano Bianco che ha consentito una prima analisi del suo impegno nell’ambito dell’assistenza sociale e in quello politico.
La biografia racchiusa in queste pagine introduce il lettore in una storia più vasta e più complessa com’è quella della società civile, politica ed ecclesiastica del Mezzogiorno nella seconda metà del ’900. La prospettiva del lavoro colloca il protagonista in una ricostruzione storica del partito della Democrazia Cristiana in Puglia, e ancor meglio in provincia di Bari. Non quindi un semplice, sia pur doveroso, omaggio alla persona, ma una lettura del tempo che ha visto Stefano tra i protagonisti.
L’on. Pierluigi Castagnetti con una testimonianza diretta riconosce in Stefano «un uomo di carattere» e perciò un «personaggio scomodo».
Vincenzo Robles ricostruisce l’esperienza politica di Stefano e la sua presenza fra i cattolici democratici della Puglia.
Antonio Nappi ne mette in evidenza l’impegno a favore delle classi più emarginate e dimenticate. Un servizio alla Comunità sostenuto da un continuo aggiornamento e da una sempre più estesa esperienza professionale. Conclude: «La cifra della sua vita professionale è stata la politica intesa come “lavoro sociale” e il lavoro sociale è stato interpretato come dimensione politica”».
Pietro Sisto analizza l’impegno di giornalista di Stefano Bianco e il suo «costante, appassionato richiamo ai temi dei diritti dei cittadini, soprattutto degli ultimi e dei più bisognosi, e della trasparenza nella vita amministrativa e politica».