Sin dal 1983, ha suonato in varie formazioni cameristiche (dal duo al quintetto), liriche e sinfoniche, spesso in qualità di 1° violino o di spalla, tenendo numerosi concerti in tutta Italia.
Dal 1987 al 2000 ha preso parte a tutte le stagioni lirico-sinfoniche dell’Orchestra Filarmonica del Teatro Petruzzelli di Bari, con la quale ha effettuato tournèes in Francia, Russia, Australia e Brasile, ed ha, inoltre, inciso un CD di musiche verdiane per la Sony. Nel 1995 con gli archi del Petruzzelli ha partecipato alla tournèe italiana del compositore americano Burt Bacharach con la cantante Dionne Warwick.
Docente di violino nei corsi ad indirizzo musicale dal 1989, si è dedicato lungamente alla ricerca metodologico-didattica, culminata nella pubblicazione, per i tipi delle Edizioni Dal Sud, di due metodi:
• IL PRIMO VIOLINO metodo per lo studio del violino (1997);
• SOLFAMIREUT un nuovo itinerario didattico per lo studio della teoria e del solfeggio (1998).
All’insegnamento alterna l’attività di violinista, compositore e arrangiatore di musiche per ragazzi e quella di direttore d’orchestra.
È stato relatore al Convegno Nazionale della SIEM tenutosi a PAVIA nell’ottobre 2007. Ha pubblicato articoli e brevi saggi su varie riviste specialistiche.
È insegnante di violino nei corsi ad indirizzo musicale presso la Scuola Secondaria di I grado E. De Amicis di Triggiano (Bari) e di Violino e Teoria, Analisi e Composizione presso il Liceo Musicale Don Milani di Acquaviva delle fonti (Bari).
IL PRIMO VIOLINO
Metodo per lo studio del violino24,00 €Tutti coloro che insegnano sanno molto bene quanto i primi passi siano difficoltosi e soprattutto faticosi, sia per chi insegna sia per chi impara. in realtà, questa è la fase più delicata del processo di apprendimento e le motivazioni sono evidenti: innanzitutto in questo periodo si condiziona fortemente l’atteggiamento che l’alunno avrà nei confronti della materia, poiché egli è molto attento a quello che dice l’insegnante, cerca di imitare ciò che questi fa e prende per buoni i suoi suggerimenti; un comportamento che è molto accentuato negli alunni giovani ed ancor più in quelli giovanissimi: una specie di imprinting musicale.
In secondo luogo, quando si apprende l’arte di suonare uno strumento, si tende a perfezionare per tutta una vita quello che si è imparato nei primi anni di studio.
SOLFAMIREUT
Un nuovo itinerario didattico per l’apprendimento della teoria e del solfeggio24,00 €Lo studio del solfeggio è un’attività che, intrinsecamente, ha tutti i presupposti per non suscitare entusiasmo in coloro che la praticano. E in realtà sono molte le generazioni di giovani apprendisti musicisti cresciuti con la sensazione di aver avuto l’infanzia o l’adolescenza rovinate da tale flagello.
Bisogna ammettere che questa fama del solfeggio è in parte fondata, poiché tale materia, se non è insegnata in modo da renderla varia ed interessante (o perlomeno il più indolore possibile), per sua stessa natura corre il rischio di demotivare il principiante.