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VENIVANO DA LONTANO. Storie di Polacchi in Puglia
Nel dicembre del 1944 arriva in un paese del Salento un reggimento di artiglieri polacchi. Fa parte del II Corpo d’Armata sbarcato un anno prima a Taranto, proveniente dall’Egitto. La maggior parte di essi era stata nelle carceri e nei gulag dell’Unione Sovietica; amnistiati e trasferiti in Iran e in Iraq erano stati inquadrati e addestrati nell’VIII Armata britannica. Dopo aver combattuto con gli Alleati a Montecassino conquistando la collina del monastero, avevano aperto la strada per liberare Roma dai nazisti. Gli abitanti del paese li accolgono con diffidenza, li considerano occupanti più che liberatori, ma nascono anche degli amori: tra Immacolata e il soldato Karol, tra Carmelina e il sergente Malek, tra Maria e il capitano Sbovoda. Finita la guerra, la maggior parte dei soldati polacchi non accetta di ritornare in patria, dov’è nato un governo filo-sovietico, e resta in Italia. A Londra si forma un governo polacco di opposizione che, al fine di far recuperare ai soldati gli anni passati in guerra e formare una nuova classe dirigente, organizza per loro corsi di studio in Italia.
Malek frequenterà il liceo ad Alessano, Karol il corso di Agraria a Lecce, Sbovoda dirigerà un corso di addestramento di tiro ad Avetrana. Alla fine del 1946, Malek parte per l’Inghilterra per completare gli studi; Karol sposa Immacolata ma, qualche anno dopo, ritorna in Polonia; il capitano Sbovoda sposa Maria e resta in paese. Nell’ottobre del 1980 giunge a Otranto Karol Wojtyla, il Papa polacco, per commemorare gli ottocento martiri trucidati dai turchi cinquecento anni prima. Tra i trecentomila fedeli presenti alla celebrazione della Messa c’è anche Immacolata; immagina il suo Karol felice in un campo di grano. Un sorriso le illumina il volto.
Dettaglio pubblicazione
- Pagine: : 108
- ISBN: : 9788875533700