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Economia aperta e sviluppo locale
L’industria pugliese tra ampliamento dei mercati e consolidamento dei sistemi territoriali
In un contesto di crescente integrazione ed apertura dei mercati nazionali, quali opportunità di sviluppo possono essere colte dalle economie locali? Che ruolo possono ancora svolgere le politiche di sussidio al costo del capitale e del lavoro in tali aree? Quali sono le possibili strategie per evitare la marginalità e ridisegnare nuovi percorsi di crescita delle regioni a sviluppo ritardato? A queste e ad altre domande l'autore cerca di dare delle risposte, analizzando il caso di una delle regioni più industrializzate del Mezzogiorno: la Puglia.
Nel testo vengono prese in esame la recente evoluzione, la struttura e la distribuzione territoriale dell'industria pugliese, con l'intento di individuarne i punti di forza e di debolezza e quindi ridefinire interventi di politica industriale su scala regionale.
Il lavoro di Michele Capriati è incentrato su un'impostazione di carattere dinamico, che assegna all'industria il ruolo di motore del processo di sviluppo economico e sociale in quanto capace di permettere l'accumulazione di quelle conoscenze in grado di trainare il cambiamento degli altri settori dell'economia. In tale impostazione, inoltre, i percorsi innovativi risultano fortemente influenzati dalla capacità dei soggetti locali di creare alleanze progressive e di definire comuni obiettivi di sviluppo.
La tesi di fondo della ricerca è che lo sviluppo locale può trarre nuovo impulso dalla costruzione di reti di soggetti legati da obiettivi convergenti, capaci di attivare connessioni (di mercato, produttive, tecnologiche) con ambiti sempre più ampi, nazionali ed internazionali.
letterario e morale.
Dettaglio pubblicazione
- Pagine : 216
- Lingua : Italiano
- Altro : Prefazione di Patrizio Bianchi